Negli ultimi anni, il concetto di nomade digitale è diventato sempre più presente nel racconto quotidiano delle persone. Il termine si riferisce a professionisti che scelgono di vivere viaggiando, con una sorta di nomadismo 2.0, mantenendosi grazie ad un lavoro nel digitale che permette loro di fatturare da qualunque parte del mondo.
“Fatturare” è la parola chiave: la maggior parte dei nomadi digitali infatti è composta da liberi professionisti o lavoratori autonomi che utilizzano la tecnologia per lavorare in modo remoto.
Se raccontata così sembra un sogno, la vita del nomade digitale in realtà richiede grandi doti organizzative per conciliare il viaggio e il lavoro in modo sostenibile.
Conciliare vita e lavoro, l’importanza di una routine
Una delle sfide principali per i nomadi digitali è mantenere un equilibrio tra la vita personale e il lavoro. Viaggiare può essere eccitante e stimolante, ma anche impegnativo e stressante e proprio per questo è fondamentale riuscire a creare e mantenere una routine stabile che ti permetta di organizzare il tuo tempo.
Questa regola d’oro per i nomadi digitali vale anche per tutti i professionisti “stanziali” che lavorano da casa e hanno bisogno di conciliare orari e spazi di lavoro e “della vita”: fissare degli “orari d’ufficio” è un buon modo per riconoscere momenti ben separati tra il lavoro e il tempo libero e al contempo monitorare il proprio rendimento lavorativo.
A seconda del posto nel mondo in cui ti trovi, puoi sostituire il vecchio “dalle 9 alle 18” con un piano più flessibile che tenga in conto l’ora perfetta per fare surf sulle onde o per sciare prima che arrivi il tramonto.
Scegli di viaggiare con mezzi che ti permettano di lavorare
Per i nomadi digitali, la destinazione ha la stessa importanza del viaggio stesso; viaggiare significa anche vivere esperienze che a casa non sarebbero possibili. In tante parti del mondo, però, le distanze sono rese ancora più vaste da mezzi di trasporto lenti e non è sempre possibile interrompere il lavoro per giorni e giorni in attesa di raggiungere il prossimo luogo.
Per i viaggi lunghi, puoi preferire mezzi di trasporto in cui non sei tenuto a guidare e quindi puoi dedicare le lunghe ore al lavoro, tra un paesaggio e l’altro. Se scegli l’aereo, assicurati che sia disponibile una connessione ad internet abbastanza stabile e tieniti pronto a pagare un conto salato per questo servizio aggiuntivo.
Se invece viaggi in treno, spesso puoi utilizzare i tuoi dispositivi mobili per ottenere una connessione al web ma in questi casi tieni conto della confusione da cui potresti essere circondato, considerato che su questo genere di mezzo le persone si muovono e si spostano con maggiore libertà e frequenza.
Scegli una carriera full remote
Lo abbiamo già anticipato all’inizio: la maggior parte dei nomadi digitali sono lavoratori autonomi del digitale. Questa è l’attività che permette la maggior flessibilità di orari e di luoghi di lavoro tuttavia non è la sola opzione.
Puoi anche scegliere di lavorare come dipendente per un’azienda che offra ai suoi impiegati posizioni full remote. È questo ad esempio il caso delle grandi compagnie internazionali di gestione delle prenotazioni nei ristoranti, di raccolta delle recensioni per le strutture ricettive e degli aggregatori di affitti di case vacanze a breve termine tra privati.
Queste attività che operano in tutto il mondo hanno bisogno di operatori del customer care capaci di operare in tantissime lingue per poter gestire le richieste dei turisti da ogni parte del mondo e, per farlo, si appoggiano a lavoratori che operano in modo decentralizzato e da posizioni remote.
Attenzione a visti e permessi
C’è un aspetto che spesso viene fatto passare in secondo piano quando si prepara un viaggio o si sceglie la vita da nomade digitale: la burocrazia.
Prima di dirigersi verso un paese traniero, è importante prestare molta attenzione ad eventuali visti e permessi necessari per poter lavorare legalmente all’interno dello stato: alcuni paesi richiedono un visto di lavoro specifico per coloro che intendono lavorare sul loro territorio, mentre altri richiedono solo un visto turistico. L’Australia ad esempio ha una categoria di visto specifica per i nomadi digitali stranieri che intendono viaggiare e svolgere il proprio lavoro sul territorio
In ogni caso, è importante verificare le normative locali e svolgere le dovute pratiche prima di entrare nel paese per evitare spiacevoli sorprese o sanzioni.
Inoltre, alcuni Paesi possono richiedere anche una certa documentazione, come certificati medici o penali, per permetterti di lavorare sul loro territorio.
Gestisci la tua Partita IVA da qualunque parte del mondo
Per lavorare come nomade digitale, hai bisogno di un modo facile per gestire gli aspetti fiscali della tua attività e, soprattutto, deve essere un modo che puoi gestire online.
Anche come nomade digitale infatti avrai bisogno di pagare le tasse e i contributi, emettere le fatture ed effettuare i versamenti periodici.
Per aiutare tutti i nomadi digitali in questa nuova avventura, sono nati diversi servizi online come ad esempio Fiscozen che mette a disposizione di tutti gli iscritti un commercialista dedicato che possa occuparsi di tutti gli adempimenti e possa rispondere a tutte le domande di natura fiscale. Tutti gli utenti hanno anche accesso ad un software facile e intuitivo per gestire la fatturazione elettronica e una dashboard che si aggiorna in tempo reale con le quote da versare e le relative scadenze.
Foto di samer daboul