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Parigi. Giornate lunghe, luce fino nel tardo pomeriggio, aria tiepida, caffè pieni di gente, musica all’aperto.
Ecco perché la primavera è il periodo migliore per visitare la capitale della Francia.
Da qualsiasi parte del mondo si arrivi, la migliore cura per il jet lag è passare le prime ore del mattino in una caffetteria nelle vicinanze di piazza Trocadero.
E’ un ottimo modo per pianificare una giornata dedicata alla visita di questa meravigliosa città.
Questo è anche il momento ideale per immortalare con la macchina fotografica la Tour Eiffel, dalla piazza piastrellata, prima che folle di turisti la invadano.
Da qui, si può proseguire con una breve e rilassante passeggiata verso la torre.
Si consiglia di prenotare la visita con qualche mese di anticipo (prenotazioni on-line di biglietti) che permetterà di ridurre, se non di eliminare completamente i tempi di attesa.
Chi invece preferisce svegliarsi tardi, può gustarsi uno champagne in cima alla torre (il piccolo bar non apre prima di mezzogiorno).
Dopo aver visitato il simbolo di Parigi, si può proseguire con un giro in barca sulla Senna fino a raggiungere Notre-Dame, dove è possibile visitare uno degli esempi più belli di arte gotica.
Una giornata che può concludersi con una cena nel celebre ristorante americano Daniel Rose con prezzi non proprio popolari.
Non c’è dubbio: La primavera è il periodo migliore per visitare la capitale della Francia.