Ibn Battuta, il cui vero nome fu Abd al-Lāh l-Lawātī ṭ-Ṭanǧī ibn Baṭṭūṭah, nacque a Tangeri nel 1304 e morì a Fez nel 1368 o 1369). Fu viaggiatore, storico e giurista marocchino ed è tutt’ora considerato uno dei più grandi viaggiatori di tutti i tempi.
Nell’arco di trent’anni, nei suoi viaggi, visitò e raccontò l’Africa e l’Asia. I suoi ricordi e le varie osservazioni sono conservati nella Riḥla, la sua opera maggiore. Si tratta, forse, una delle opere di viaggio più dense e importanti della storia dell’uomo.
Iniziò il suo lungo viaggio nel iniziò nel 1325, a soli ventuno anni, partendo dalla sua Tangeri e diretto verso la Mecca. In uno dei suoi diari, si trova scritto:
«Sono partito da solo, senza compagni con cui potessi vivere a stretto contatto, senza una carovana di cui potessi fare parte; era come se fossi spinto da un forte impulso dentro di me e dal desiderio nascosto nel mio cuore di visitare quegli illustri santuari. Quindi decisi di separami dai miei cari, donne e uomini, e abbandonai la mia casa come gli uccelli abbandonano i loro nidi. Mio padre e mia madre erano ancora vivi. Mi rassegnai a separarmi da loro, e questo fu per me come per loro causa di dolore.»
Ecco l’itinerario di viaggio durante il 1332 e il 1347
itinerario di viaggio durante il 1332 e il 1347